Archives February 2025

cos’è e come utilizzarlo (Scarica gratis)


Gestire le spese aziendali può essere complicato, ma con un modello di nota spese in Excel è possibile semplificare il processo.

Questo strumento consente di tenere traccia delle spese sostenute dai collaboratori, facilitando la rendicontazione e il rimborso. Consente di risparmiare tempo, garantire precisione nei calcoli e mantenere un archivio ordinato delle spese aziendali. Inoltre, consente all’azienda di rispettare le normative fiscali, evitando sanzioni o irregolarità.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è un modello di nota spese, come crearlo e compilarlo correttamente. Inoltre, analizzeremo i limiti dell’utilizzo di Excel e come una piattaforma digitale come Factorial può rendere tutto più semplice ed efficiente.

Cos’è un modello di nota spese in Excel

Un modello di nota spese in Excel è un documento preimpostato progettato per registrare e monitorare le spese aziendali.

Può includere voci come viaggi, pasti, alloggi, trasferte e materiali acquistati per conto dell’azienda. Inoltre, permette di distinguere tra spese anticipate dal collaboratore e spese pagate direttamente dall’azienda, garantendo una rendicontazione chiara e dettagliata.

Questo modello consente di raccogliere tutte le informazioni necessarie in un formato strutturato, facilitando la gestione delle spese e garantendo la trasparenza. La possibilità di categorizzare le spese consente inoltre di analizzare i costi aziendali e individuare eventuali aree di risparmio.

Inoltre, è spesso utilizzato per garantire la conformità alle politiche aziendali e fiscali, nel rispetto delle disposizioni previste dal Decreto Legislativo 241/1997, che impone l’obbligo di conservare ricevute e giustificativi per un periodo minimo di 10 anni.

L’utilizzo di un modello Excel offre diversi vantaggi. Innanzitutto, aiuta a mantenere ordine nei dati finanziari, riducendo il rischio di errori e omissioni. Inoltre, consente di ottenere una panoramica chiara e dettagliata delle spese sostenute.

Grazie alle formule integrate, è possibile calcolare automaticamente i totali, risparmiando tempo e minimizzando gli errori di calcolo. Tuttavia, è importante compilare correttamente il modello per garantire la validità delle informazioni inserite.

La struttura semplice e intuitiva del foglio di calcolo consente anche a chi non ha competenze avanzate di utilizzarlo con facilità, rendendolo accessibile a tutti i collaboratori.

Come si crea il modello di nota spese in Excel (+Modello scaricabile)

Creare un modello di nota spese in Excel è un processo semplice che richiede solo pochi passaggi. Vediamoli nel dettaglio:

  1. Aprire Excel: Avviare Microsoft Excel o un software alternativo come Google Sheets o LibreOffice Calc.
  2. Impostare l’intestazione: Inserire il titolo “Nota spese” in alto al documento. Aggiungere campi come nome del collaboratore, reparto, data della trasferta e motivo della spesa. Un’intestazione chiara aiuta a identificare rapidamente il documento.
  3. Creare la tabella principale: Creare una tabella suddivisa in colonne per raccogliere informazioni dettagliate. Le colonne principali includono: data, descrizione della spesa, categoria (viaggi, pasti, alloggio, trasporti), importo speso, modalità di pagamento e riferimento della ricevuta.
  4. Aggiungere formule di calcolo: Inserire formule come =SOMMA() per calcolare automaticamente il totale delle spese. È possibile aggiungere formule per calcolare anche l’IVA o altre imposte, se necessario. L’automatizzazione dei calcoli riduce il rischio di errori manuali.
  5. Prevedere campi per la firma: Riservare uno spazio per la firma del collaboratore che ha sostenuto le spese e per l’approvazione da parte del responsabile aziendale. La firma conferma l’autenticità delle informazioni inserite.
  6. Personalizzare il modello: Questo modello può essere personalizzato in base alle esigenze specifiche dell’azienda. Ad esempio, si possono aggiungere colonne per la valuta, il tasso di cambio, i chilometri percorsi o altre informazioni rilevanti. La personalizzazione consente di adattare il modello a settori specifici, come quello dei trasporti o della consulenza.

Scarica qui il nostro modello gratuito.

Come si compila la nota spese

Compilare correttamente una nota spese è essenziale per ottenere il rimborso in tempi rapidi. Ecco i passaggi principali da seguire:

  1. Inserire i dati personali: Inserire nome, cognome, reparto di appartenenza e periodo di riferimento della trasferta. Questi dati permettono al reparto amministrativo di identificare rapidamente il collaboratore.
  2. Registrare ogni spesa: Per ogni spesa sostenuta, indicare la data, una descrizione dettagliata (ad esempio, “Cena con cliente” o “Biglietto ferroviario”), la categoria (viaggio, pasti, alloggio, trasporti, materiali) e l’importo esatto. Una descrizione chiara semplifica il processo di verifica.
  3. Allegare le ricevute: Ogni spesa deve essere supportata da una ricevuta o fattura valida, conforme a quanto previsto dal D.P.R. 633/1972 sull’IVA, che stabilisce l’obbligo di documentare le spese con giustificativi fiscalmente validi per poterle dedurre. È importante conservare tutti i documenti giustificativi per facilitare il controllo e l’approvazione. L’assenza di ricevute può comportare il rifiuto del rimborso, oltre a possibili irregolarità fiscali in caso di verifica da parte delle autorità competenti.
  4. Calcolare il totale delle spese: Verificare che la somma delle spese sia corretta. Grazie alle formule integrate, il totale si aggiornerà automaticamente, evitando errori di calcolo.
  5. Inserire eventuali note aggiuntive: Se necessario, aggiungere commenti o spiegazioni per spese particolari o fuori dall’ordinario. Le note aggiuntive aiutano a chiarire eventuali discrepanze.
  6. Firmare e inviare la nota spese: Dopo aver completato la nota spese, firmarla manualmente o digitalmente e inviarla al reparto amministrativo per l’approvazione e il rimborso. Una firma digitale può velocizzare il processo di approvazione.
  7. Archiviare la nota spese: Dopo l’approvazione, è consigliabile archiviare una copia della nota spese per eventuali controlli futuri.

I limiti di utilizzare un modello in Excel

Nonostante la sua praticità, l’uso di Excel presenta alcuni limiti, soprattutto quando si tratta di gestire un elevato numero di spese o coordinare diversi collaboratori.

Ecco i principali svantaggi:

  • Rischio di errori manuali: Inserire i dati manualmente può portare a errori di digitazione o di calcolo. Anche un piccolo errore può compromettere l’intero documento.
  • Difficoltà nel monitoraggio: Con più collaboratori che inviano file separati, il controllo delle spese può diventare complicato e dispendioso. La gestione dei file inviati via e-mail può generare confusione.
  • Mancanza di automazione: Excel non consente un’automazione avanzata del processo di approvazione, richiedendo interventi manuali per ogni fase. L’approvazione manuale può rallentare il processo.
  • Problemi di accessibilità: I file Excel devono essere inviati via e-mail o salvati su server condivisi, creando difficoltà di accesso e problemi di versionamento. Versioni diverse dello stesso file possono causare errori.
  • Sicurezza dei dati: I file Excel non offrono livelli avanzati di sicurezza, aumentando il rischio di accessi non autorizzati.Questo aspetto è particolarmente critico in riferimento al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR, Regolamento UE 2016/679), che impone alle aziende l’obbligo di proteggere i dati personali dei collaboratori, garantendo la riservatezza e prevenendo eventuali violazioni. La perdita o la modifica non autorizzata dei dati può avere gravi conseguenze.

Per superare questi limiti, molte aziende stanno adottando piattaforme digitali specifiche per la gestione delle note spese, in grado di automatizzare l’intero processo e garantire una maggiore efficienza.

L’automazione riduce il tempo necessario per la gestione delle spese e migliora la precisione dei dati.

Gestisci le note spese con Factorial

Se l’utilizzo di Excel ti sembra macchinoso, Factorial è la soluzione ideale per gestire le note spese in modo rapido ed efficiente.

La piattaforma digitale di Factorial offre numerosi vantaggi per semplificare il processo di registrazione, approvazione e rimborso delle spese aziendali:

  • Inserimento semplice e veloce: I collaboratori possono registrare le spese direttamente dall’app mobile, allegando le ricevute in formato digitale. L’inserimento immediato delle spese riduce il rischio di dimenticanze.
  • Automazione del processo di approvazione: Le richieste di rimborso vengono inviate automaticamente ai responsabili, che possono approvarle con un clic. L’approvazione automatica accelera il processo.
  • Monitoraggio in tempo reale: I responsabili aziendali possono controllare in tempo reale tutte le spese sostenute dai collaboratori, garantendo trasparenza e controllo. Il monitoraggio in tempo reale consente di individuare rapidamente eventuali anomalie.
  • Archiviazione sicura: Tutti i documenti giustificativi sono archiviati digitalmente in un ambiente protetto, eliminando il rischio di smarrimento. L’archiviazione digitale semplifica l’accesso ai documenti.
  • Reportistica avanzata: Factorial genera report dettagliati sulle spese aziendali, facilitando l’analisi dei costi e l’ottimizzazione del budget. La reportistica avanzata aiuta l’azienda a pianificare le spese future.
  • Integrazione con altri strumenti aziendali: Factorial può integrarsi con altri software aziendali, migliorando la gestione complessiva delle risorse.

Con Factorial, gestire le note spese diventa un processo fluido e senza stress, permettendo all’azienda di risparmiare tempo e migliorare l’efficienza amministrativa.La digitalizzazione del processo riduce il carico di lavoro del personale amministrativo e aumenta la produttività.

Scarica ora il modello Excel gratuito e scopri come Factorial può semplificare la gestione delle spese aziendali.Elimina la necessità di fogli di calcolo complessi e riduci il rischio di errori manuali.

Non perdere l’opportunità di digitalizzare il processo e rendere più fluido il lavoro del tuo team amministrativo. La gestione delle spese aziendali non è mai stata così semplice e veloce!

Concludendo, passare a una piattaforma digitale come Factorial può rappresentare la scelta migliore per risparmiare tempo, ridurre gli errori e garantire una gestione efficiente delle spese. Provalo subito e scopri tutti i vantaggi che può offrire alla tua azienda. Digitalizza oggi stesso la gestione delle note spese e migliora l’efficienza operativa della tua impresa.


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Regolamento welfare aziendale: struttura (+Fac-simile)


Cos’è il regolamento welfare aziendale? Come redigerne uno completo ed esaustivo?

Il benessere dei collaboratori è un elemento fondamentale per il successo di ogni azienda.

Un programma di welfare aziendale ben strutturato non solo migliora la qualità della vita lavorativa, ma contribuisce anche ad aumentare la produttività e la motivazione. Per garantire che tutti possano usufruire di questi vantaggi in modo equo e trasparente, è essenziale definire le regole attraverso un regolamento welfare aziendale chiaro e completo.

In questo articolo analizziamo in dettaglio cos’è un regolamento welfare aziendale, a cosa serve, come strutturarlo al meglio e quali sono le best-practices da seguire. Troverai inoltre un esempio pratico e un modello scaricabile gratuito che potrai utilizzare come riferimento per la tua azienda.

Cos’è un regolamento welfare aziendale

Un regolamento welfare aziendale è un documento ufficiale che definisce le modalità, i criteri e le condizioni con cui un’azienda offre ai propri collaboratori una serie di benefit e servizi finalizzati al miglioramento del loro benessere. Questo documento stabilisce le regole per l’accesso ai programmi di welfare, garantendo trasparenza e uniformità di trattamento.

A differenza del regolamento aziendale generico, che disciplina aspetti organizzativi, comportamentali e procedurali validi per tutta l’organizzazione, il regolamento welfare aziendale si concentra esclusivamente sulle misure che migliorano la qualità della vita lavorativa e personale delle persone. Entrambi sono essenziali per creare un ambiente di lavoro equo e produttivo, ma il regolamento welfare punta specificamente a incrementare la motivazione e la soddisfazione dei collaboratori.

Inoltre, un regolamento chiaro facilita il dialogo tra azienda e collaboratori, riducendo malintesi e favorendo un clima lavorativo più sereno. Questo aspetto è cruciale, specialmente in un contesto competitivo dove attrarre e trattenere talenti dipende anche dalla qualità dei benefit offerti.

A cosa serve questo tipo di documento

Il regolamento welfare aziendale svolge diverse funzioni chiave:

  • Definisce i benefit disponibili: elenca i servizi e le agevolazioni offerti, come buoni pasto, assistenza sanitaria, supporto alla genitorialità e attività ricreative.
  • Stabilisce i criteri di accesso: specifica chi può usufruire dei benefit, le modalità di richiesta e i limiti previsti.
  • Garantisce equità e trasparenza: evita discriminazioni o trattamenti preferenziali, promuovendo un ambiente di lavoro più equo.
  • Facilita la comunicazione interna: fornisce a tutti i collaboratori informazioni chiare e dettagliate sulle opportunità disponibili.
  • Assicura la conformità legale: garantisce che il programma di welfare rispetti le normative vigenti, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208/2015, art. 1 commi 182-190), che ha introdotto agevolazioni fiscali per i benefit aziendali, incentivando le imprese a investire nel benessere dei propri collaboratori.”
  • Aumenta la motivazione e la produttività: collaboratori soddisfatti sono più motivati e produttivi, contribuendo al successo complessivo dell’azienda.

Un regolamento ben strutturato aiuta anche i team HR a gestire meglio le richieste dei collaboratori, snellendo i processi burocratici e riducendo il carico amministrativo. In questo modo, l’azienda può concentrarsi maggiormente su attività strategiche, mentre i collaboratori beneficiano di un supporto più rapido ed efficiente.

Struttura del regolamento welfare aziendale

Per essere efficace e facilmente comprensibile, un regolamento welfare aziendale deve seguire una struttura chiara e ben organizzata. Ecco le sezioni principali da includere:

  1. Premessa
    Breve introduzione che spiega lo scopo del documento e l’impegno dell’azienda nel promuovere il benessere dei propri collaboratori. La premessa può includere anche riferimenti ai valori aziendali e alla cultura organizzativa.
  2. Obiettivi del programma di welfare
    Descrizione degli obiettivi principali, come migliorare la qualità della vita, favorire la conciliazione tra vita lavorativa e personale, e incentivare la motivazione. È utile specificare anche come il programma contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  3. Destinatari dei benefit
    Specificazione delle categorie di collaboratori che possono usufruire dei servizi di welfare, includendo eventuali criteri di anzianità o tipologie contrattuali. Si possono aggiungere dettagli su eventuali limitazioni o esclusioni, per evitare malintesi.
  4. Tipologie di benefit offerti
    Elenco dettagliato dei benefit disponibili, suddivisi per categorie (es. assistenza sanitaria, buoni pasto, supporto alla famiglia, formazione, tempo libero). È utile aggiungere esempi concreti di ciascun tipo di benefit, per renderli più comprensibili.
  5. Modalità di accesso e fruizione
    Istruzioni su come richiedere i benefit, eventuali procedure di approvazione e tempistiche da rispettare. Si può includere un diagramma di flusso per visualizzare meglio il processo.
  6. Diritti e doveri dei collaboratori
    Chiarimenti su come utilizzare i benefit in modo corretto e responsabile, evitando abusi o utilizzi impropri. È importante sottolineare che l’uso scorretto dei benefit può comportare sanzioni disciplinari.
  7. Gestione e aggiornamento del regolamento
    Indicazioni su chi è responsabile della gestione del programma di welfare e come verranno comunicati eventuali aggiornamenti. È consigliabile specificare con quale frequenza il regolamento viene revisionato per garantirne la conformità alle normative vigenti, inclusi gli obblighi previsti dal GDPR (Regolamento UE 2016/679) per la tutela e il trattamento dei dati personali dei collaboratori.
  8. Disposizioni finali
    Clausole conclusive, incluse le modalità per risolvere eventuali controversie e i riferimenti legali pertinenti. Si può aggiungere anche un paragrafo dedicato alla tutela della privacy, spiegando come vengono gestiti i dati personali dei collaboratori.

Best-practices per la stesura del regolamento

Per garantire che il regolamento sia efficace e ben accolto dai collaboratori, è importante seguire alcune best-practices:

  • Chiarezza e semplicità: Utilizzare un linguaggio chiaro e accessibile, evitando termini tecnici o burocratici. Aggiungere esempi pratici può rendere il documento più comprensibile.
  • Coinvolgimento dei collaboratori: Considerare le esigenze e i suggerimenti dei collaboratori per creare un programma realmente utile. È possibile raccogliere feedback attraverso survey aziendali o focus group.
  • Equità e inclusività: Assicurarsi che i benefit siano accessibili a tutte le categorie di collaboratori, senza discriminazioni. È importante includere benefit che rispondano alle diverse esigenze delle varie fasce d’età.
  • Conformità legale: Verificare che il regolamento rispetti le normative vigenti in materia di welfare aziendale. È consigliabile consultare un esperto legale per evitare rischi di non conformità.
  • Comunicazione efficace: Diffondere il regolamento in modo capillare, utilizzando canali come l’intranet aziendale, le email e le riunioni informative. È utile organizzare sessioni di Q&A per rispondere alle domande dei collaboratori.

Seguendo queste linee guida, l’azienda potrà creare un documento che non solo regola l’accesso ai benefit, ma contribuisce anche a rafforzare il senso di appartenenza e la motivazione dei collaboratori.

Esempio di regolamento aziendale (+ Modello scaricabile)

Di seguito, un esempio pratico di regolamento welfare aziendale per comprendere meglio la struttura e i contenuti del documento.

Esempio:

Premessa
L’Azienda XYZ si impegna a promuovere il benessere dei propri collaboratori attraverso un programma di welfare aziendale che mira a migliorare la qualità della vita lavorativa e personale. Questo regolamento stabilisce le modalità di accesso ai servizi di welfare, garantendo trasparenza, equità e conformità alle normative vigenti.

Destinatari

Possono usufruire dei benefit tutti i collaboratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, inclusi i part-time, con almeno sei mesi di anzianità aziendale.

Benefit disponibili

  • Assistenza sanitaria integrativa
  • Buoni pasto elettronici
  • Contributi per l’istruzione dei figli
  • Abbonamenti per attività sportive e culturali
  • Servizi di supporto alla genitorialità

Modalità di accesso

Per richiedere un benefit, il collaboratore deve compilare l’apposito modulo disponibile sull’intranet aziendale e inviarlo al dipartimento Risorse Umane entro il 10 di ogni mese.

Scarica qui un modello di regolamento welfare aziendale completo e modificabile a seconda delle esigenze.

Gestisci i documenti aziendali senza stress con Factorial

Redigere e gestire un regolamento welfare aziendale può essere complesso, soprattutto per le aziende con un numero elevato di collaboratori.

Ogni membro della tua organizzazione che lo ha firmato, infatti, deve avere accesso immediato e sempre garantito ai documenti, per sapere come muoversi in caso di dubbi o necessità.

Factorial supporta l’azienda semplificando e automatizzando tutti i processi lenti e macchinosi, intervenendo anche sulla fase di creazione e gestione dei documenti. Per esempio, tramite il gestionale potrai:

  • Impostare obiettivi e compiti da completare nelle diverse fasi dell’onboarding
  • Creare cartelle personalizzate per ogni documento e caricare più documenti in blocco
  • Controllare lo stato di avanzamento delle attività in tempo reale
  • Permettere ai dipendenti di firmare i documenti relativi al patto di non concorrenza in maniera immediata con una firma elettronica.



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Una cultura aziendale solida è più redditizia: i dati lo confermano


Le aziende con una cultura aziendale solida sono più redditizie. E i dati lo confermano.

Per molti anni, è stata reiterata la convinzione che il profitto dovesse essere la priorità assoluta per garantire il successo di un’impresa. Questa tesi, negli ultimi anni, è stata confutata a più riprese, con le maggiori imprese al mondo che hanno scardinato le precedenti convinzioni per investire sul benessere dei propri team. 

La realtà, infatti, racconta una storia molto diversa: le aziende che mettono al primo posto la cultura aziendale, il benessere dei dipendenti e che hanno dei valori chiari sono più redditizie, più resilienti e più attrattive per i migliori talenti.

La prova è nei numeri.

Il potere di una cultura aziendale solida: cosa dicono i dati

I numeri parlano chiaro. Secondo uno studio di Gallup, le aziende con una cultura aziendale forte registrano un aumento del fatturato del 33% rispetto a quelle che non investono in questo aspetto.

Ma non è solo una questione di crescita economica: creare un ambiente di lavoro sano porta a una maggiore stabilità del team e una riduzione del turnover, un aspetto cruciale in un’epoca in cui la guerra dei talenti è più accesa che mai.

Secondo l’analisi di Great Place to Work US, ad esempio, un numero più alto di dipendenti più felici corrisponde anche a un tasso maggiore di profitti. Nello specifico:

  • Le persone che trovano un senso nel proprio lavoro sono da 2 a 6 volte più propense a restare
  • Le aziende con una leadership chiara ottengono il 6,9% di ritorni finanziari in più rispetto alla media del mercato
  • Nei posti di lavoro migliori, il 58% dei dipendenti dichiara di avere un alto livello di benessere, contro appena il 16% delle aziende medie

Questi dati dimostrano che investire nelle persone non è solo un vantaggio dal punto di vista etico, ma anche una scelta strategica vincente.

Come sottolinea Jill Cotton, esperta di tendenze nel mondo del lavoro: Le persone vogliono lavorare in un ambiente positivo e in un’azienda con una missione e dei valori in cui si riconoscono”.

E quando i dipendenti si sentono valorizzati, sono più motivati, più produttivi e meno inclini a cambiare lavoro. Non è un caso che aziende con una forte cultura aziendale abbiano tassi di retention significativamente più alti rispetto a chi punta solo ai numeri.

Ma cosa succede quando le imprese mettono la crescita economica al di sopra di tutto, trascurando il proprio capitale umano? Due esempi emblematici—Patagonia e Nasty Gal—mostrano come la cultura aziendale possa determinare il successo o il fallimento di un’azienda.

Un esempio virtuoso: la cultura aziendale di Patagonia

Se c’è un’azienda che dimostra il potere di una cultura aziendale solida, è Patagonia. Fin dalla sua fondazione, il brand di abbigliamento outdoor ha costruito il proprio successo non solo sulla qualità dei prodotti, ma anche su valori autentici e condivisi.

Il fondatore dell’impresa, Yvon Chouinard, ha sempre creduto che il business dovesse essere guidato da principi etici, sintetizzando la sua filosofia in una frase: “Il modo in cui si scala una montagna è più importante della vetta stessa“.

Da questa visione sono nati i tre pilastri di Patagonia:

  • Integrità: produzione etica e trasparente, con materiali sostenibili e pratiche di lavoro responsabili.
  • Qualità: prodotti durevoli che riducono l’impatto ambientale e promuovono un consumo consapevole.
  • Sostenibilità: un impegno concreto per l’ambiente, che si traduce in politiche aziendali innovative.

L’approccio di Patagonia non si limita alle parole, sono diverse infatti le iniziative che, tutt’oggi, la compagnia promuove per far sì che i dipendenti possano sfruttare benefit che siano allineati con la cultura aziendale. 

Ad esempio, permessi retribuiti per attivismo climatico, per consentire ai dipendenti di partecipare a iniziative ecologiche, oppure la decisione, nel 2022, di donare i profitti a organizzazioni ambientaliste, per contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

E i risultati? Gli impiegati restano fedeli a un’azienda in cui credono: il tasso di turnover di Patagonia è del 4%, rispetto alla media del 57% negli Stati Uniti. E anche i conti tornano: i profitti annuali stimati dell’azienda si aggirano attorno ai 100 milioni di dollari.

Il caso Patagonia dimostra che un’impresa che mette i valori e le persone al centro non solo funziona, ma è anche estremamente redditizia.

Nasty Gal: un modello fallimentare

L’approccio opposto è quello di Nasty Gal, un’azienda che ha dato priorità alla crescita finanziaria senza costruire una cultura aziendale solida.

Fondata nel 2006 come negozio online di moda, Nasty Gal ha raggiunto in poco tempo quasi 100 milioni di dollari di vendite. Un successo incredibile… almeno all’apparenza.

Nel 2015-16, l’azienda ha iniziato a sgretolarsi: tre round di licenziamenti in un solo anno, denunce per discriminazione nei confronti di dipendenti in gravidanza e un punteggio di soli 2.6/5 su Glassdoor, con recensioni che descrivono un ambiente “nasty to the core” e una cultura del lavoro tossica.

Nel giro di poco tempo, Nasty Gal ha dichiarato bancarotta. Il Chief Restructuring Officer, Joe Scirocco, ha ammesso che la crescita troppo veloce ha impedito all’azienda di strutturarsi in modo adeguato.

Un’azienda che punta solo ai numeri, senza preoccuparsi delle persone, può arrivare rapidamente in alto, ma il crollo può essere altrettanto veloce. E Nasty Gal ne è la prova.

Investire sul posto di lavoro è la chiave per il successo

Come diceva Douglas Conant, ex CEO di The Campbell’s Company: “Per vincere sul mercato, devi prima vincere sul posto di lavoro“.

Il successo di un’azienda non si misura solo nei numeri, ma anche nella capacità di creare un ambiente lavorativo sano e motivante. Perché, come dimostrano i dati, un team felice lavora meglio, produce di più e porta l’azienda al successo.

La lezione è chiara: investire nella cultura aziendale non è solo una scelta etica, ma una strategia di business vincente. E se Patagonia e Nasty Gal insegnano qualcosa, è che la differenza tra il successo e il fallimento spesso dipende da come un’azienda tratta le proprie persone.



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Accordo di riservatezza per dipendenti: cos’è e struttura (+Modello)


Cos’è un accordo di riservatezza? A cosa serve e come può aiutare la tua azienda?

In un mercato sempre più competitivo, proteggere le informazioni sensibili della propria azienda è essenziale. Un documento fondamentale per garantire questa tutela è l’accordo di riservatezza, spesso chiamato anche non disclosure agreement (NDA). Ma cos’è esattamente, a cosa serve e come scriverne uno efficace?

In questo articolo scoprirai tutto ciò che devi sapere, con l’opportunità di scaricare un fac simile gratuito di Factorial per ottimizzare il tuo processo.

Cos’è un accordo di riservatezza?

Un accordo di riservatezza, anche noto come accordo di non divulgazione, è un contratto legale stipulato tra due o più parti per mantenere riservate alcune informazioni, regolandone la confidenzialità.

Nel settore imprenditoriale, si parla spesso di accordo di riservatezza e non divulgazione, soprattutto quando le informazioni coinvolgono progetti tecnologici, formule proprietarie, database clienti o strategie di mercato.

Per questo motivo, l’NDA è utilizzato in numerose situazioni, come:

  • Assunzioni di nuovi dipendenti (accordo di riservatezza per dipendenti).
  • Partnership strategiche con altre aziende.
  • Contratti con fornitori o collaboratori esterni.
  • Negoziazioni con investitori o acquirenti in fase di crescita o fusione aziendale.

Molte piccole e medie imprese sottovalutano l’importanza di questo documento, pensando che sia necessario solo per le multinazionali o le aziende tecnologiche.

In realtà, ogni PMI possiede informazioni critiche: dai dati sui clienti alle strategie di mercato, fino ai processi produttivi. Un’eventuale fuga di dati può compromettere gravemente la competitività e la reputazione dell’azienda.

Tipi di accordi di riservatezza

Gli accordi di riservatezza si distinguono in diverse tipologie in base alle esigenze aziendali e alla natura della condivisione delle informazioni. I principali tipi di NDA sono:

  • Accordo di riservatezza unilaterale: utilizzato quando una sola parte (ad esempio, un’azienda) condivide informazioni riservate con un’altra parte (es. un dipendente, un fornitore o un collaboratore esterno). Questo tipo di accordo è comune nei rapporti di lavoro, durante le assunzioni o quando si avviano trattative con potenziali partner.
  • Accordo di riservatezza bilaterale (o reciproco): entrambe le parti condividono informazioni riservate e si impegnano a non divulgarle. È tipico di collaborazioni strategiche, joint venture o progetti di co-sviluppo tra aziende, in cui entrambe le parti devono proteggere i propri dati sensibili.
  • Accordo di riservatezza multilaterale: coinvolge più soggetti, ciascuno dei quali ha l’obbligo di mantenere la riservatezza delle informazioni ricevute. Questa tipologia è utilizzata in contesti complessi, come consorzi o grandi progetti internazionali in cui diverse aziende, enti o partner devono cooperare senza il rischio di divulgazione non autorizzata.

La scelta del tipo di accordo dipende dal contesto e dagli obiettivi aziendali. È importante valutare attentamente quale tipologia risponde meglio alle esigenze di protezione delle informazioni.

A cosa serve il patto di riservatezza: utilità per le aziende

Gli accordi di riservatezza sono strumenti essenziali per proteggere il patrimonio immateriale di un’azienda. Immagina di aver sviluppato una tecnologia innovativa: senza un NDA, i dipendenti o i fornitori con accesso a queste informazioni potrebbero divulgarle a terzi, mettendo a rischio la competitività del tuo business.

Ecco alcuni esempi concreti in cui un accordo di riservatezza è utile:

  • Durante un’assunzione: per tutelare progetti interni, strategie di marketing o dati sui clienti.
  • Collaborazioni esterne: quando lavori con partner o fornitori esterni.
  • Investimenti e fusioni: in fase di negoziazione con investitori o potenziali acquirenti.

Un buon NDA crea un quadro legale chiaro, dissuadendo comportamenti scorretti e stabilendo sanzioni in caso di violazione.

Cosa succede se si viola l’accordo di non divulgazione?

La violazione di un accordo di non divulgazione può avere gravi conseguenze legali.

Quando una parte infrange il contratto, l’azienda lesa ha diritto a richiedere risarcimenti economici o intraprendere azioni legali per proteggere le proprie informazioni, così come prevede il contratto.

Le sanzioni dipendono dalla gravità della violazione e da quanto specificato nel contratto. Alcuni esempi includono:

  • Risarcimento dei danni: la parte che ha subito il danno può chiedere una compensazione economica proporzionale alla perdita subita.
  • Inibitoria: un’azione legale che impone il divieto immediato di ulteriori divulgazioni.
  • Licenziamento per giusta causa: se un dipendente viola il patto, l’azienda può procedere con il licenziamento, soprattutto se l’accordo è stato firmato durante l’assunzione.

La legge, inoltre, regola anche il cosiddetto “obbligo di fedeltà” per i dipendenti, attraverso l’Art. 2105 del Codice Civile, che stabilisce:

Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio“.

Per evitare contenziosi, è importante redigere un accordo chiaro e completo, evidenziando sin da subito le possibili conseguenze di una violazione.

Struttura di un NDA

Un accordo di riservatezza ben strutturato deve includere diversi elementi chiave per essere efficace dal punto di vista legale. Vediamo quali sono le sezioni principali:

  1. Definizione delle parti: chi firma l’accordo (es. azienda e dipendente o partner).
  2. Oggetto del contratto: quali informazioni devono essere protette. Qui è fondamentale specificare chiaramente cosa si intende per “informazioni riservate”.
  3. Obblighi di riservatezza: le responsabilità delle parti nel mantenere la segretezza delle informazioni.
  4. Durata: per quanto tempo l’accordo sarà valido. Solitamente si applica sia durante il rapporto di lavoro che per un periodo successivo alla cessazione del contratto.
  5. Eccezioni: situazioni in cui le informazioni possono essere divulgate, ad esempio per obblighi legali o autorizzazioni esplicite.
  6. Conseguenze in caso di violazione: sanzioni e misure legali applicabili.

Questi elementi devono essere personalizzati in base alle esigenze della tua azienda. Un accordo troppo generico rischia di non essere efficace in caso di controversia.

Come scrivere un accordo di riservatezza

Scrivere un accordo di riservatezza può sembrare un’operazione complessa, soprattutto per chi non ha familiarità con la terminologia legale e con le norme che regolano la riservatezza delle informazioni aziendali.

Seguendo alcune linee guida, però, puoi ottenere un documento chiaro, completo e personalizzato in base alle tue esigenze. L’obiettivo è redigere un accordo che sia facilmente comprensibile per le parti coinvolte e che allo stesso tempo abbia una solidità giuridica.

Vediamo i passi principali per creare un NDA efficace:

  • Analizza le tue necessità
    Il primo passo è comprendere quali informazioni desideri proteggere. Questo potrebbe includere dati finanziari, progetti in fase di sviluppo, strategie di marketing, elenchi di clienti o know-how tecnico. È importante stabilire esattamente quali tipi di dati siano considerati riservati, poiché una definizione troppo vaga potrebbe rendere difficile l’applicazione del contratto.
  • Identifica le parti coinvolte
    Ogni NDA deve chiarire chi sono le parti che firmano l’accordo. Nel caso di un accordo di riservatezza per dipendenti, ad esempio, sarà necessario indicare sia il datore di lavoro che il lavoratore. In un contesto di collaborazione tra aziende, le parti coinvolte potrebbero includere partner strategici, consulenti o fornitori.
  • Descrivi le informazioni riservate
    Evita descrizioni generiche come “tutti i dati aziendali” o “informazioni sensibili”. È fondamentale specificare con precisione quali dati sono oggetto del patto di riservatezza. Ad esempio, puoi inserire espressioni come “documenti relativi ai piani strategici”, “rapporti interni non pubblici” o “tecnologie in fase di sviluppo”.
  • Definisci la durata del contratto
    Un NDA efficace deve indicare chiaramente quanto tempo rimarranno valide le obbligazioni di riservatezza. In genere, le clausole di non divulgazione sono valide per tutta la durata del rapporto lavorativo o di collaborazione e possono estendersi per un periodo successivo alla sua conclusione (ad esempio, da due a cinque anni).
  • Sii chiaro sulle sanzioni
    Le conseguenze di una violazione del patto di riservatezza devono essere esplicitamente indicate. Inserisci clausole che stabiliscano quali azioni legali l’azienda può intraprendere in caso di divulgazione non autorizzata, come la richiesta di risarcimenti economici, il ricorso a provvedimenti cautelari o, nei rapporti di lavoro, il licenziamento per giusta causa.
  • Chiedi una consulenza legale
    Anche se un fac simile può essere un ottimo punto di partenza, è sempre consigliabile far revisionare l’accordo da un avvocato specializzato in diritto del lavoro o diritto commerciale. Un professionista potrà verificare che il documento sia conforme alla normativa italiana e che le clausole inserite siano adeguate a tutelare efficacemente le informazioni aziendali.

Scarica il fac simile del patto di riservatezza di Factorial

Hai bisogno di un modello di accordo di riservatezza pronto all’uso? Factorial ha sviluppato un fac simile gratuito per aiutarti a risparmiare tempo e garantire la protezione delle tue informazioni aziendali.

Questo modello è pensato per adattarsi alle diverse realtà aziendali, con una struttura flessibile che puoi personalizzare in base alle tue necessità. Grazie a questo strumento, potrai:

  • Redigere un NDA efficace in pochi minuti.
  • Assicurarti che tutte le sezioni chiave siano presenti.
  • Evitare errori comuni che potrebbero compromettere la validità del documento.

Proteggere le informazioni aziendali è una priorità strategica per ogni PMI. Un accordo di riservatezza ben strutturato è uno strumento fondamentale per prevenire fughe di dati e potenziali danni economici.

Con il fac simile di Factorial, puoi redigere un documento chiaro e professionale in modo semplice e veloce.

Modello di accordo di riservatezza in Word

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Modello di accordo di riservatezza in PDF

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Come gestire i documenti aziendali in sicurezza

Gestire un accordo di riservatezza per dipendenti in azienda non è semplice. Ogni membro della tua organizzazione che lo ha firmato, infatti, deve avere accesso immediato e sempre garantito ai documenti, per sapere come muoversi in caso di dubbi o necessità.

Factorial supporta l’azienda semplificando e automatizzando tutti i processi lenti e macchinosi, intervenendo anche sulla fase di creazione e gestione dei documenti. Per esempio, tramite il gestionale potrai:

  • Impostare obiettivi e compiti da completare nelle diverse fasi dell’onboarding
  • Creare cartelle personalizzate per ogni documento e caricare più documenti in blocco
  • Controllare lo stato di avanzamento delle attività in tempo reale
  • Permettere ai dipendenti di firmare i documenti relativi al patto di non concorrenza in maniera immediata con una firma elettronica.



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